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LARDO STAGIONATO AI SAPORI

Il profumo di una concia che invita i sensi, odori d’orto, erbe aromatiche e spezie.
Il gusto è equilibrato, aromatico e balsamico, con la dolce ricchezza tipica del lardo.

Specialita_Lardo-Alto_sapori

Valori nutrizionali medi 100g di prodotto (Art. 368)

energia
1330 kj 320 kcal
grassi
24 g
di cui acidi grassi saturi
10 g
carboidrati
0 g
di cui zuccheri
0 g
proteine
26 g
sale
4 g
dettaglio_prodotto_altri

Storia
e curiosità

Il lardo, squisito e saporito salume, era tra i cibi preferiti da Michelangelo, amante della cucina semplice e genuina, che amava gustarlo su una semplice fetta di pane abbrustolito, insieme al pomodoro, magari ancora non proprio maturo. Caduto in una sorta di oblio per alcuni anni, vittima delle diete ipocaloriche, è stato riabilitato grazie alla pervicacia di alcuni buongustai di grande fama, e finalmente è ritornato ad allietare le tavole con il suo profumo intenso e la sua inconfondibile “scioglievolezza”. 

Caratteristiche
organolettiche

Il lardo stagionato ai sapori è una ricetta esclusiva Levoni, si presenta compatto, con cotenna e ricoperto da una miscela di erbe aromatiche e spezie, con una lieve salatura. Al taglio la fetta ha un’altezza di circa 5-6 cm e il suo colore è bianco perla quasi rosato. Il profumo della concia inebria i sensi, mentre all’assaggio il bouquet aromatico avvolge la dolcezza della carne. Perfetta sapidità ed equilibrio fra gli ingredienti, magnificamente esaltati nel gusto dalla sapiente stagionatura. 
Il lardo stagionato ai sapori va tagliato fino sia in affettatrice che a coltello, soprattutto se consumato come antipasto. Si usa farne un battuto per preparazioni culinarie.

Abbinamenti e Vini

Il lardo stagionato ai sapori si abbina molto bene a crostini di pane o polenta tiepidi. Il suo gusto viene esaltato poi dall’aceto balsamico, dalle mele verdi, dai lamponi, dal pomodoro e dal miele, soprattutto quello di castagno per il suo retrogusto amarognolo. Naturalmente è perfetto utilizzato per lardellare gli arrosti i e gli involtini.

Date le caratteristiche del lardo un vino che si accompagni bene dovrà avere una buona acidità e la freschezza delle “bolle”. Pensando a un vino rosso possiamo suggerire un Bonarda dell’oltre Po pavese; mentre per gli amanti del vino bianco, la zona da esplorare è il Trentino Alto Adige con il suo Spumante Brut metodo classico.


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